ERNIA DEL DISCO E ADDOMINALI

Video

Cari lettori,
oggi parliamo di addominali e di ernia del disco.

In questo video vi presento una proposta di esercizi per gli addominali adatta a coloro che soffrono di ernia del disco, associata anche a mal di schiena.

La maggior parte delle ernie discali si presenta a livello lombare (ovvero a livello della bassa schiena) e, se in fase acuta, costringono molte persone a letto.
Il dolore spesso è intenso, può irradiarsi al gluteo o a tutta la gamba fino a raggiungere il piede nei casi più gravi.

Il trattamento delle ernie lombari, quando non incidano nettamente sulla qualità della vita, può essere di tipo conservativo, ovvero includere trattamenti fisioterapici, osteopatici, oppure esercizi mirati che possano aiutare a gestire meglio questa condizione.

Gli esercizi per gli addominali non sono adatti a tutti e non tutti possono eseguirli allo stesso modo.
Chi soffre di ernia del disco può avere dolore durante il chinarsi oppure mentre porta il busto in avanti o indietro.
Ecco perchè risulta di fondamentale importanza proporre una serie di esercizi specifici per le persone che sono afflitte da ernia discale.

A questo proposito è utile fare una premessa.

Analizziamo meglio i muscoli addominali, dal punto di vista anatomico e funzionale.

Gli addominali sono suddivisi in:

  • Muscolo trasverso dell’addome

Ha origine, indirettamente dalla colonna lombare tramite la fascia toraco-lombare, si porta poi in avanti, profondamente a livello dell’addome ed ha la funzione di contenere i visceri (intestino, vescica etc). Oltre a questo, è un muscolo cosiddetto espiratore accessorio, perchè partecipa durante la espirazione forzata (per esempio durante la fase espulsiva del parto) .

Il retto dell’addome è la parte più profonda dei muscoli addominali, perchè è quella che si pone maggiormente in relazione con gli organi interni (stomaco, fegato, intestino etc.)

  • Muscolo retto dell’addome

Ha origine dalla parte più inferiore dello sterno e si inserisce alle ossa del pube, con due unici fasci di fibre e decorso verticale.  La sua funzione è quella di inclinare il busto in avanti e quella di partecipare alla espirazione forzata.

Il retto dell’addome costituisce il fascio di fibre muscolari più superficiali nel corpo umano

  • Muscolo obliquo dell’addome

Origina dalle costole e si inserisce, in diversi punti, alle ossa laterali del bacino e al muscolo retto dell’addome.  La sua funzione è quella di stabilizzare il retto e quella di ruotare il busto nei due lati.

Le vertebre della colonna lombare hanno una buona escursione articolare durante l’inclinazione laterale, anteriore e posteriore del busto.  Il disco che è posto tra le vertebre è, così, in grado di accomodarne i movimenti fungendo da ammortizzatore delle forze che si scaricano sul tratto lombare della colonna.

La rotazione, invece, è il movimento che è maggiormente limitato nelle vertebre lombari, a causa della loro conformazione anatomica, che non conferisce più di 1 grado di movimento in torsione, proprio perchè i dischi tra le vertebre non sono in grado di sopportare meccanismi di torsione.

Nel caso dell’ernia lombare, e se non si avverte dolore durante la espirazione forzata, sarà bene prendere spunto dagli esercizi indicati nel mio video, che si basano prevalentemente sulla funzione respiratoria dei muscoli addominali.

In questo modo saranno coinvolte tutte e tre le parti anatomiche indicate in precedenza, ma mantenendo il busto eretto e sfruttando solo la respirazione. I dischi intervertebrali non saranno così costretti a sopportare carichi eccessivi (specie in torsione del busto) mentre i muscoli addominali potranno essere rinforzati ed allenati in sicurezza anche da tutti coloro che soffrono di ernie alla colonna vertebrale.

Provate gli esercizi e verificatene l’efficacia.

Alla prossima!

ADDOMINALI PER DIMAGRIRE? SFATIAMO UN MITO!

Cari lettori,

Oggi parliamo di un argomento molto discusso proprio perchè altrettanto diffuso: Gli esercizi per gli addominali e il dimagrimento.

Sarà vero che fare tanti esercizi per gli addominali “scioglie” il grasso sul girovita?

Come mai girano ancora parecchie leggende metropolitane legate al dimagrimento (localizzato, che – è stato dimostrato – non esiste? ) ed all’esercizio fisico?

Qualche volta mi imbatto ancora in qualche programma di televendita di prodotti o attrezzi miracolosi alla Jane Fonda dal sapore tutto anni ’80, ma che fanno storcere il naso a chi di biomeccanica del movimento davvero se ne intende.

Oggi ho deciso di trasmettervi qualche infarinatura sull’azione biomeccanica dei muscoli del tronco, per andare a capire come in effetti gli addominali in sè cooperino in misura nettamente minore all’esecuzione dei classici esercizi da terra.

Sarà interessante (e anche divertente) scoprire come ben altri muscoli siano coinvolti nei due esercizi classici che ora analizzeremo.

1) Sollevamenti del busto da terra (o “crunches” da terra)

Muscoli coinvolti in questo esercizio, in ordine di importanza nell’intervento:

a) Muscoli anteriori del collo: 80% del movimento, per interessamento della parte alta del busto nel sollevamento

b) Muscoli anteriori del bacino e profondi dell’addome (muscoli psoas):, per la stabilizzazione del bacino durante il movimento

c) Muscoli Lombari (Muscolo quadrato dei Lombi) e Muscoli paravertebrali, semispinali e profondi del tronco: per la stabilizzazione e la mobilizzazione della colonna vertebrale durante il movimento

d) Muscoli anteriori delle cosce (Retto del Femore): per la loro inserzione sul bacino, che concorrono alla stabilizzazione del bacino durante il movimento

e) Addominali (Trasverso, retti e obliqui) per il 5-10% del movimento, per la loro funzione di flessione in avanti del tronco e di partecipazione alla espirazione.

Studi di biomeccanica hanno dimostrato, tramite l’utilizzo dell’elettromiografia, la ben poca partecipazione dei muscoli addominali propri all’esecuzione del gesto, che è a carico maggiormente dei muscoli anteriori del collo, muscoli molto forti, deputati al sollevamento del tronco e della testa (inutile dire “Rilassa il collo”: si tratta di un meccanismo del tutto involontario!).

2) Sollevamento delle gambe da terra (o “crunches inversi”)

Muscoli coinvolti in questo esercizio, in ordine di importanza nell’intervento:

a) Muscoli anteriori del bacino e profondi dell’addome (muscoli psoas, molto a contatto con i visceri della parte inferiore addominale), per la loro funzione di portare le cosce al petto (80% di intervento nel movimento)

b) Muscoli anteriori delle cosce (Retto del femore) per la loro inserzione sul bacino e per la loro funzione di avvicinare le cosce al petto (80% del movimento, alla pari dei muscoli psoas)

c) Muscoli lombari (Quadrato dei Lombi, muscoli semispinali e profondi del tronco) per la stabilizzazione della colonna vertebrale e l’avvicinamento degli arti inferiori al busto

d) Muscoli posteriori del collo (Trapezi, Suboccipitali, Lungo del Collo) per la stabilizzazione del tratto cervicale della colonna, anche a causa del peso che grava maggiormente sulla testa

e) Muscoli Addominali (Trasverso, Retto dell’addome, obliqui) per la loro funzione di avvicinamento delle gambe al busto. Non più del 10% totale di intervento nell’esercizio.

Interessante vero?

Qual’è la funzione principale dei muscoli Addominali?

Dal momento che nell’addome sono contenuti tutti i visceri dell’apparato digerente, la funzione principale a carico dei muscoli addominali (soprattutto del Trasverso dell’addome) è di contenimento delle masse viscerali e mantenimento in sede degli organi.

In secondo luogo, cooperando gli Addominali con il Diaframma respiratorio, sono agonisti della espirazione prolungata e forzata (durante uno sforzo per esempio), stabilizzano la colonna vertebrale durante il sollevamento di pesi e concorrono al mantenimento della stazione eretta.

L’altra funzione, ma ben più marginale rispetto a quelle sopra citate, consiste nell’avvicinamento di busto e gambe, ovvero nella classica flessione del tronco in avanti.

Ecco le funzioni degli Addominali.

E fare gli Addominali per dimagrire?

Dopo quanto visto, secondo voi, ha ancora senso ragionare così?

Bibliografia di riferimento:

Busin S, Gnemmi AE, Nicosia N, Suardi C, Zambelli S, Hatfield FC, Fitness la guida completa, Ed Club Leonardo da Vinci, Milano, 2004

Kapandji IA Fisiologia Articolare, Vol.2 Tronco e Testa, Ed Maloine Monduzzi, Parigi, 2004